Lo stalking è un reato insidioso che mina la salute mentale della vittima e spesso anche la sua incolumità fisica. Storicamente gli atteggiamenti tipici di chi compie questo atto illegale sono stati spesso sottovalutati ed hanno portato delle conseguenze indelebili alle vittime, sia sotto il profilo psicologico che sotto quello fisico. Oggi si parla sempre di più di questo reato, grazie ai media, ma anche alle varie associazioni che si occupano dell’assistenza delle vittime di tale reato, nonché delle categorie professionali che sono coinvolte nell’affrontare, gestire e risolvere le insidie dello stalking (investigatori privati, avvocati, magistrati, psicologi, psichiatri e forze dell’ordine). Tuttavia, sia in termini di casi denunciati di stalking, che di “cultura” dell’argomento, siamo molto lontani dal poter vedere applicata un efficace azione di informazione e prevenzione. I casi emersi sono probabilmente la “punta dell’Iceberg” del problema, che vede nei panni della vittima prevalentemente le donne, ma solo per un mero fatto culturale. L’uomo infatti, per pudore e cultura non ammette, con facilità di essere vittima del “sesso debole”. .